Triggiano per il welfare
Abbiamo un obiettivo: contrastare povertà ed emarginazione.
E’ nostro intendimento far sì che il nostro servizio sociale intercetti in modo pro attivo le sacche di povertà che spesso restano relegate ai margini nel silenzio. Questo consentirà di avere un quadro più chiaro della situazione sociale e delle priorità di intervento.
Occorre riorganizzare e potenziare le azioni previste dal Piano sociale di zona, che negli ultimi anni ha accusato un vistoso appannamento per motivi diversi, affinché possa rispondere alle diverse e mutevoli esigenze dell’ambito costituito dal territorio dei cinque comuni di cui Triggiano è comune capofila. A latere dell’organica e articolata serie di servizi previsti dal Psdz, assumono importanza le associazioni di volontariato che senza “istituzionalizzare” i casi riescono a raggiungere persone e famiglie prima che l’amministrazione. Creare una rete con queste associazioni è una priorità. Una rete attiva che non serva solo a tamponare le emergenze ma anche a creare percorsi virtuosi di reinserimento attivo nella società. La biblioteca ristrutturata di via A.Nitti può è deve diventare un elemento di riferimento per l’inclusione e lo sviluppo sociale del centro storico.
Servizi sanitari
L’Amministrazione comunale deve riprendere immediatamente il percorso con la cabina di regia per l’attuazione del protocollo di intesa per il rilancio del Fallacara come presidio sanitario del territorio.
Sarà uno dei primi provvedimenti. Non possiamo permetterci di attendere. Occorre dare piena attuazione a quel protocollo (centro risvegli e riabilitazioni in primis) attualizzandolo con le esigenze emerse durante e dopo la pandemia.
Pensiamo infatti all’avvio della Casa della Salute (già finanziata con fondi PNRR) e all’implementazione dell’Ospedale di Comunità. Veri e propri servizi territoriali in sinergia con la sanità pubblica e i medici di base.
